8 marzo. Slovacchia nella media europea per la parità tra i sessi, sorpassa anche l’Italia

In termini di equità di genere, la Slovacchia si situa alla media europea e della maggior parte dei paesi vicini, anche se molto indietro rispetto ai paesi europei leader. Lo si nota con evidenza dalla pubblicazione del Gender Equity Index (GEI) 2012, pubblicato da Social Watch alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo. Il GEI, predisposto annualmente da Social Watch, misura il divario tra donne e uomini in materia di istruzione, economia (differenze di reddito e percentuale di occupazione) e potere politico (donne nella vita politica e dell’alta amministrazione). L’indice è una media delle disuguaglianze nelle tre aree tra donne e uomini che non tiene conto del benessere, facendo sì che anche paesi poveri possano essere più equilibrati dal punto di vista della discriminazione di genere.

I 73 punti (su 100) della Slovacchia la classificano tra i paesi con un GEI basso, non lontano dalla media europea e delle vicine Austria, Repubblica Ceca e Ungheria, superando l’Ucraina (69) ma stando sotto la Polonia (76). La Slovacchia ha comunque molta strada per arrivare al top della classifica, dove si situano paesi del nord come Norvegia (89), Finlandia (88), Islanda e Svezia (87) e Danimarca (84), ma rimane anche sotto altri come Nuova Zelanda (82), Spagna e, a sorpresa, Mongolia (81), tutti sopra agli 80 punti, considerato un GEI medio. La Slovacchia si piazza comunque sopra altri paesi europei considerati avanzati come l’Italia (70), Malta (63), Lussemburgo (68). Nessun paese si è ancora situato oltre il livello massimo dell’indice, definito “accettabile”, ovvero oltre i 90 punti. I paesi europei che hanno i maggiori divari di genere sono Malta (63), Albania (55) e Turchia (45).

La Slovacchia raggiunge il top della classifica (livello “accettabile”) soltanto nell’educazione (100) dove non si farebbero differenze tra maschi e femmine, mentre nell’area economica rimane al livello “basso” di 75 e nell’area del potere e della politica precipita a 45 (molto basso). Tanto per fare un confronto, l’Italia è allo stesso livello per educazione (99) e potere (45), mentre ha una peggior performance nel settore economico (66).

Al fondo della lista dei 154 paesi monitorati, e dunque nella peggiore situazione globale con enormi differenze di genere vi sono Afghanistan (15), Yemen (24), Ciad (25), Niger (26) e Repubblica del Congo (29).

Per maggiori dettagli e informazioni: www.socialwatch.org.

(In altro articolo diamo nota dell’iniziativa della Commissione Europea per la parità di trattamento economico sul lavoro tra uomini e donne.)

(La Redazione)